Non so se avete mai visto il film Boiler Room - 1km da Wall Street, con Giovanni Ribisi, Ben Affleck e Vin Diesel, ma c'e' una scena del film che mi e' tornata in mente quando stamattina ero nella saletta di una societa' di "recruiting" per un colloquio, in uno dei quartieri piu' esclusivi di Londra: Pall Mall, dove hanno sede gli storici e assolutamente british "circoli privati" aristocratici.
Prima ho incontrato John, inglese cicciottello e simpatico (inglese per essere inglese), di quelli che si potrebbero incontrare al pub dopo le 5 e con cui finiresti tranquillamente la serata a parlare tra pinte, Manchester United e porcate varie sulle varie frequentatrici del locale...un inglese puro, insomma! Poi ho incontrato un altro ragazzo, piu' piccolo di me di un anno e di cui fortunatamente non ricordo il nome, che mi ha spostato un onesto e sincero nervoso. Si parlava delle ragioni per cui stessi facendo quel colloquio, del perche' volessi diventare un headhunter quando il mio CV dice chiaramente che non ho nessuna esperienza diretta con il settore. Ho provato a spiegare che forse ho piu' l'animo da consulente, che mi piace parlare con le persone, incontrarle...Pensavo che era una forma di "brokeraggio", ma almeno di persone reali, di "teste" (come si dice ora nel business) e che uno degli aspetti piu' interessanti del lavoro potesse proprio essere quello di trattare con le persone...Ed e' allora che mi e' tornato in mente Ben Affleck...Questo mio coetaneo inizia..."Io non faccio questo lavoro perche' come te mi piacciono i mercati o parlare con le persone"..."Io faccio questo lavoro per i soldi...Per guadagnare tanti soldi"..."Si incontrano e si chiamano tante persone arroganti..."...Mi sono trattenuto dal rispondere "Ah si? Si incontrano persone arroganti? Anche presuntuose? Quasi non me ne accorgevo se non me lo dicevi tu..."...Ecco Ben Affleck nel film: e' in una saletta piccola con tutti gli aspiranti broker..."Ho deciso di fare questo lavoro per diventare ricco, schifosamente ricco"..."Guardate le auto che sono parcheggiate la' fuori..."...E cosi' via...Mi sono sentito uno di quei giovani broker del film. Ma la cosa che iniziava a darmi fastidio veramente era questo descrivere il lavoro del headhunter come una miniera d'oro...Nei mercati finanziari esiste la zero-sum rule...Per uno che vince ce ne sono tanti che perdono...Oggi si vince e domani si perde! I miracoli raramente esistono...Come direbbe il mio amico Cristiano "la Borsa non regala nulla. Oggi da', e domani toglie"...Per cui ho fatto lo scettico, tipo vecchio affarista che ha a che fare con una vendita piramidale...E da qui penso che le cose siano decisamente sprofondate. Ma credo di aver suscitato il peggio quando sono stato io a fare alcune domande...E quello: "Generalmente le persone che vengono qui hanno una vaga idea di quello che facciamo, di chi siamo (tono da "lei non sa chi sono io")...E' la prima volta che uno arriva qui e chiede tutte queste cose circa il lavoro da svolgere". Questo deve averlo indispettito parecchio. Il colpo di grazia (per me, intendo) me lo sono dato quando il mio coetaneo di fronte mi ha chiesto: "ora da quello che hai saputo...cosa hai capito circa questo lavoro?"..."Che si guadagnano tanti soldi", faccio io...Ma il disastro era bello che combinato. Il succo finale e' stato: "Fatti un giro, vedi chi siamo e magari ritorna"..."Si, grazie per il tempo concessomi"...Vado e torno!
Leggendo anche il bellissimo articolo di Giannicola che compare oggi sul blog della sua societa' (e' il fratello maggiore del mio: cliccate su www.zetetesnews.blogspot.com), ho capito che forse io non ero e non sono cosi' focalizzato per diventare un headhunter. Uno degli scambi finali di battute con quel ragazzo e' stato sul fatto che per fare quel tipo di lavoro non c'e' bisogno di sapere di mercati o di economia, o altro...Allora presuntuosamente mi sono detto che almeno vorrei tentare una strada che mi permetta di applicare le mie competenze e qualita'! Purtroppo il futuro non lo conosco, ma so di essere focalizzato ora piu' che mai sulla fine di questo corso in derivati. Tante volte mi sono chiesto cosa sarei diventato al di la' di questo viaggio e ora che sono a meta', davvero non voglio mollare...
A marzo, se il Buon Dio vorra', avro' un colloquio con una delle societa' piu' importanti del mondo. Il colloquio "della vita", insomma...E' un anno che, segretamente, sto dietro al cristiano delle risorse umane di questa compagnia...E pare che il mese prossimo comincino le selezioni!
Confesso come ogni fallimento possa essere frustrante e avvilente durante il cammino...Ma alla fine l'uomo impara molto piu' dalle proprie sconfitte, perche' dalle vittorie c'e' poco da imparare...
Buon vento...
venerdì 15 febbraio 2008
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