mercoledì 18 giugno 2008

Mai dire Maya

MAYA (Dean Street): uno dei club più carini che abbia visto ultimamente. Sempre in lista grazie all'amico Winston, io e Franz ci siamo andati dopo quello che doveva essere solo uno spuntino da Ottoemezzo, ma che invece si è trasformato nel solito cenone, innaffiato questa volta da un bel Verdicchio di Jesi, generalmente bevuto nelle nostre "colazioni del campione" domenicali...Questo si che è uno di quei posti in cui vale la pena tornare...I circuiti sono un po' gli stessi dell'Amika (anche perchè è il pr ad essere sempre lo stesso) e le ragazze, anche qui, sono bellissime o quella sera doveva esserci un allineamento particolare di pianeti...La prima cosa fatta entrando è stata ordinare una boccia di Moet, perchè il figo (quello vero) non ha bisogno di luci, lucette, stelline di capodanno, o fuochi d'artificio...Signori si nasce...E noi (tanto per citare in Principe De Curtis) modestamente...Lo nascemmo! Anche perchè immaginate quanto faccia più fashion e glamour girare per la sala con un paio di cestelli di champagne! E nei fumi delle bollicine ci siamo lasciati anche abbindolare dal foto Tony della situazione che ci ha immortalato per 10 pounds cadauno...Ma la foto che ormai si trova sulla mia libreria descrive bene la serata! Ah...Ecco...se ci andate non date troppo retta a due tipe molto carine che si aggirano simpaticamente per la sala e che con qualche scusa riescono a farsi offrire un po' del tuo champagne e poi si dileguano dicendo qualcosa tipo "ho la macchina parcheggiata in doppia fila" oppure "ho mia madre in ospedale" e poi invece sono a strusciarsi il riccone, ma meno figo, che beve da un fiasco di Dom Perignon...Ha ragione Luigi Mastercard quando dice che certe cose non si possono comprare...Comunque posto e serata meritano un 8.5, anche perchè era da un po' che non si riusciva così con il cugino Franz...Ma più che uscire, in queste occasioni c'è il problema di rientrare a casa...Diciamo che in certe situazioni etiliche anche il gps Garmin ti potrebbe sembrare il Tetris...
"Che cos'è lo champagne? - si chiedeva un diplomatico francese di qualche secolo fa - Bollicine circondate di luce...". Ah...mai cosa fu più vera...

The Ledbury

Dopo tanto torno a scrivere qualcosa...Il periodo "no" forse non è passato del tutto, ma non posso deludere nuovamente i miei lettori che da un po' aspettano qualche mio nuovo intervento...Inizio, non so perchè, con una frase presa da uno dei capolavori assoluti di Fabrizio De Andrè, Il Testamento di Tito...mi sono svegliato questa mattina con questa canzone in testa che forse dice molto di me ora, non so..."L'invidia di ieri non è già finita...stasera vi invidio la vita!". Riprendiamo magari da dove avevamo lasciato...Ci sono stati dei posti frequentati ultimamente che non sono stati recensiti...Muoviamoci!

THE LEDBURY (Notting Hill): è il ristorante dove ha trovato lavoro il mio amico Riki. Francese, 1 stella Michelin...E questo dice già tanto, magari non sulla cucina ma sul conto che vi aspetterà felicemente all'uscita...Io e il sempreverde cugino Franz volevamo andarci per salutare Riki, per vedere il posto dove lavorava, descritto da lui come un Eden per la dolce vita londinese...Abbiamo tentato una prima volta di fare la "reservation" di un tavolo ma nulla...classica risposta "fully booked"! E il tavolo è arrivato solo 2 settimane dopo...Tipo il "Dorsia" del film American Psycho, con l'unica accezione che che io ho ucciso fino ad ora meno gente...Il posto è considerato, pare, una delle mecche della bella vita di qui, anche se è estremamente serioso, di quella formalità che prima o poi infastidisce. Bello il locale anche se, sinceramente, non c'è nulla di particolare a distinguerlo...Non c'è musica e il che è un problema se non si ha una compagnia divertente e caciarona che sa reggere la serata...E' il classico posto da coppia o da coppia male assortita (lui pappone, lei ragazzina con stacco-coscia di 2m sicuramente bionda), anche se la noia è sempre in agguato...Per me e Franz il Ledbury è stato un po' uno spartiacque tanto che ormai calcoliamo il tempo e le date come "prima o dopo il Ledbury"...Il cibo è sicuramente eccellente e sapientemente preparato, anche se forse sono stati i dolci a colpirmi di più e la selezione di "chocolates and sweets" che ti viene portata alla fine su un piedistallino con un letto di scaglie di cioccolato, quasi merita il viaggio...Estremamente piacevole il dolcetto al cioccolato bianco con scaglie di cocco, anche perchè forse è l'unico sapore che ricordo...Ora...Volendo evitare bruttissime sorprese è bene che, se ci volete andare accompagnati da una bella fanciulla, facciate in modo che lei sia la donna della vostra vita. Fate preparare dal vostro avvocato d'affari una scritturina privata in cui lei si dichiara la vostra tipa ideale fino a data da destinarsi, e che vi dà il diritto di agire per il risarcimento da danno ingiusto ex art. 2043 cc fino a completa soddisfazione del conto del ristorante...Uomo avvisato? Mezzo salvato...Vi assicuro che leggere la ricevuta del posto non è divertente...e tantomeno pagarla...
Errare è umano...Perseverare è diabolico...Ma abbiamo sempre avuto un certo fascino per il Male...