mercoledì 10 dicembre 2008

Tokio Libre

ASIA DE CUBA (St Martins Lane): Oh...Questa "bella" e disastrosa scoperta può essere accreditata totalmente al cugino Franz...Perchè quando ci si mette di impegno non lo ferma nessuno, potete credermi...ah...era lo stesso giorno del Cipriani per me, tanto per dirne una...Il tutto era partito perchè era presente con noi l'amico Manu giunto dall'Italia per la mia "ceremony" del master e allora Franz si è preoccupato bene di prenotare su TopTable un posto per stare insieme a cena...Ma dove andiamo, Franz?! - domanda più che legittima..."Ma no, stasera andiamo in un posto tranquillo! TopTable dice che al massimo spendiamo 35/45 pounds!" - queste le sue ultime parole famose...Effettivamente mi rimaneva difficile capire come un albergo e un ristorante disegnati da Philippe Starck si coniugassero quasi con un prezzo per la cena che è quasi da trattoria per Londra...Ma ho pensato "e vai...è un posto cheap and chic, dove tutto costa meno perchè va di moda ora pagare meno...grande Franz...tu si che non deludi mai!". Philippe di sicuro non smette di impressionare: l'Asia de Cuba è il ristorante dell'albergo St Martins Lane (parente del Sanderson), e si trova nell'omonima via tra Leicester Square e Covent Garden. Ultramoderno e sofisticato, non si perde mai per essere "freddo" o uno di quei posti "senz'anima" tipici di questo modo di arredare e costruire (e non è detto che il japanese style sia sempre bello! Chi lo dice!?), e qui si vede la grandezza dell'arredatore. Già da fuori si capisce che il posto è uno di quelli che più hip, glamorous & trendy non si può, e l'ambiente è vivace ed elegante. Il ristorante è ben studiato, su due livelli distanziati però da pochi gradini. I tavoli si dispongono attorno a delle grandi colonne arredate nella maniera più varia (quadri, libri, foto, oggetti di ogni specie...) ma riescono a creare un ambiente intimo, senza eliminare privacy e riservatezza. Qui il gioco dello Chablis non è stato solamente estremizzato, ma portato ad un livello metafisico, portato al livello più alto di speculazione filosofica...Ci sono voluti 50 e più minuti per avere un tavolo per le 21: insomma...se volete cenare alle 21 di Londra, prenotate con il fuso orario di Parigi! E 50 minuti di ritardo nulla possono contro le scuse del manager che ci porta un flut di champagne...Anche perchè, voi non lo sapete, ma è tutto già pagato...Quella sera abbiamo poi optato per un menu degustazione...Il cibo è, compatibilmente con il nome del ristorante, un misto tra cucina asiatica e cucina cubana e l'idea, devo ammettere, non è niente male. Il cibo era buono e anche ben preparato, forse più consistente spostandosi verso la fine del menù, dove carne e dolci hanno anche dato "consistenza" ad un conto sicuramente esagerato...Ricordate le 45 sterline del buon vecchio Franz!? Bene...moltiplicate tutto per tre e avrete il prezzo della cena ad personam di quella sera! Riassumendo: Asia de Cuba è uno di quei locali dove ci si va per vedere e farsi vedere (e da vedere c'è tanto, vi assicuro...), e questo varrebbe di per sè il prezzo della cena...Se poi il cibo fosse a più buon mercato, credo che avrebbe catturato 2 nuovi e fedelissimi clienti...Ma i prezzi alti ne fanno uno di quei ristoranti da tenere solo in occasioni "speciali" o di serate "matte" progettate all'ultimo momento...Mi dispiace non aver concesso alcuna foto a quella ventina di paparazzi appostati fuori (non so come abbiano saputo che eravamo lì) ma proprio non ero di vena...

A proposito di Harry's

Ultimamente, lo so, mi faccio prendere un po' troppo la mano da queste lunghe pause "creative"...Ma che ci volete fare!? La vita del viveur non è facile, a tratti dura (ci vuole un fisico bestiale canterebbe Carboni), ed è tutto fuorchè economica...Per cui le pause sono necessarie se non per far riposare il proprio fegato, quantomeno per ristorare le proprie finanze...Tutti in pista, forza...

CIPRIANI (Mayfair): proprio lui. Il Cipriani di Venezia e New York qui a Londra. La location non poteva che essere Mayfair, poco sopra Berkeley Square, e devo dire che il posto e la cucina non deludono. Ci sono andato per incontrare un signore che è il presidente di una società di consulenza e posso dire che ci tornerei volentieri. Il servizio è attento per un pranzo che ha gli stessi costi di una cena in qualsiasi altro ristorante "hip" di Londra, ma il livello della cucina vale il viaggio...D'obbligo il Bellini per iniziare, visto che è nato e cresciuto all'Harry's Bar di Venezia...E poi mi sono dedicato ad un'ottima pasta e fagioli e a delle tenerissime costolette d'agnello...Avrei potuto chiedere qualsiasi cosa ma mi sono uniformato anch'io ad un inglesissimo purè di patate come contorno, e pensate che nemmeno vado pazzo per il purè di patate! La curiosità di quel pranzo al Cipriani, è che al tavolo vicino al nostro c'erano dei personaggi "famosi" (i nostri "vip") che solo uno che ha vissuto a Londra per un po' avrebbe potuto riconoscere...Mi sono emozionato quanto una casalinga di Voghera alla vista di un attore delle decadenti soap opera italiane o di un Michele Cucuzza dei tempi andati. E si...anche io sono vittima e carnefice di questa tv spazzatura...Insomma vicino a noi c'erano tutti i Dragons...E mbè!? - direte voi...Dragons' Den è un programma estremamente famoso qui...I Dragons sono questi 5 ricchi (o ricchissimi) imprenditori (generalmente self made man per esaltare l'american dream) che, se trovano conveniente investire nelle attività (generalmente tutte "start up") dei concorrenti, concedono loro parte del capitale al prezzo di una cospicua partecipazione nella società...Praticamente dei concorrenti spauriti che, mettiamo caso, hanno inventato un nuovo tappo per la vasca da bagno, si presentano davanti questi Dragons chiedendo di partecipare alla loro società per tot migliaia di sterline...I Dragons, generalmente, recitano la parte degli "stronzi" e se trovano l'affare interessante, concedono quanto richiesto...Tra gioco dei pacchi, isole, talpe, fattorie...Beh...Questo potrebbe quasi essere un programma decente! E i Dragons erano lì...vicino a me...che emozione! Ho pensato di andare da loro con in mano una forchetta normalissima di acciaio e di chiedere 1.000.000 di pounds per la mia attività manifatturiera di forchette...L'avrei fatto, giuro! Modello Iene...solo per vedere le loro facce! D'altronde mi sono presentato al banchetto dei Servizi Segreti Inglesi ad una fiera per il lavoro chiedendo un'Aston Martin e presentandomi come Bond, James Bond...Non sono nuovo a cose simili! Tornando al locale...lo potete immaginare da voi...Bello, elegante, senza essere troppo sontuoso...e dà ospitalità a tutto il bel mondo londinese...Insomma...c'era un tavolo di belle donne dai tratti mediorientali all'ingresso...E quando dico belle, non lo dico tanto per dire. E chi mi conosce sa che intendo...Se l'avessi visto prima, a quel paese i Dragons! Mi sarei presentato da loro e avrei detto..."adottatemi" o...investite su di me, vi prego! Altro che Dragons...